La pelle per rappresentare luoghi del mondo

Creare oggetti che rappresentano luoghi del mondo, utilizzando la pelle conciata: questo lo stimolo ricevuto dalle scuole che hanno partecipato al concorso indetto da UNIC, Unione Nazionale Industria Conciaria, dal titolo “Conciati nel mondo”.

Il distretto vicentino della concia è stato ben rappresentato. La Scuola secondaria di I grado “A. Beltrame” di Montorso dell’Istituto Comprensivo 2 di Arzignano (VI) con le sue Maschere Africane è arrivata sul podio, a Lineapelle, ottenendo il terzo premio. Il concorso è stato vinto da una suggestiva ricostruzione della Piazza dei Miracoli di Pisa tutta in pelle, torre pendente compresa, realizzata dall’Istituto “Leonardo da Vinci” di Castelfranco di Sotto (Pisa). Uno speciale premio qualità è andato invece a “Freedom of the world” della classe 3^B della secondaria di I grado “E. Motterle” sempre dell’Istituto Comprensivo 2 di Arzignano. Coordinati dal professor Giovanni Cimatti, gli alunni di questa classe si sono avvicinati alla Pop Art per rappresentare la Statua della Libertà vestita con le bandiere di tutti gli Stati del mondo. Il progetto che ha impegnato la classe per vari mesi, non solo ha contribuito ad una migliore conoscenza del mondo della pelle e dell’espressività artistica, ma ha avuto un alto valore educativo sui temi della libertà e della responsabilità individuale.

Riportiamo volentieri la descrizione dei ragazzi relativa alla loro creazione. “Il nome dell’opera, Freedom of the world, nasce dal nostro desiderio di un mondo libero nel quale, all’interno di ciascuna nazione, tutte le persone possano realizzare il proprio progetto di vita. È veramente libero solo chi s’impegna in concreto per sé e per gli altri, chi, esplicando le proprie potenzialità, dà un contributo positivo a tutta la società. È veramente libero colui che rispetta gli altri, chi è generoso con sé e con il mondo, chi non pensa solo a sé e al proprio tornaconto o divertimento, chi dona una parte del suo tempo con generosità per soccorrere i bisogni altrui, chi partecipa alla vita sociale con spirito di solidarietà. Essere liberi, per noi, significa assumere valori autentici per la propria vita e per la vita degli altri. La libertà è, insomma, un progetto e si coniuga con la responsabilità: ognuno di noi è libero per poter superare il livello della pura istintività, per cogliere quali sono i suoi compiti nella vita e per attuarli, liberamente e responsabilmente”.

Significativi anche i lavori “Roma Caput Mundi”, della classe 3^ C del medesimo istituto con la rivisitazione del Colosseo più che come simbolo della potenza di Roma, come metafora di una capacità di integrare genti e razze diverse che non trova riscontri di uguale entità nell’intera storia universale. “Tuttotondo” dei ragazzi delle classi 3^AM – 3^BM – 3^CM di Montorso, coordinati dalla professoressa Monica Tomasi, parla invece il linguaggio dei graffiti, e rifacendosi allo stile di Keith Haring, crea una moltitudine di personaggi diversi che danno vita ad un quadro vivace, dove il significato trascende la mera rappresentazione della diversità umana, per suggerire altri profondi valori quali l’accettazione del diverso o l’amore tra le persone.